Regolamento

REGOLAMENTO

REGOLAMENTO INTERNO (Approvato dal Direttivo il 14/04/2018 e dal Consiglio di Fondazione il 28/04/2018)FONDAZIONE DON COSIMINO FRONZUTO-ONLUS ( AI SENSI DEL D. LGS. 117 DEL 3 LUGLIO 2017)

Norme regolamentari ai sensi dell’art. 12 del vigente Statuto della Fondazione

1) Ai sensi dell’art. 12 del vigente Statuto della Fondazione sono esplicitate le seguenti norme regolamentari in attesa dei decreti attuativi della legge 106 del 6/6/2016 per l’iscrizione nel Registro Unico Nazionale del Terzo Settore, come segue:

a) Gli organi statutari della Fondazione sono eletti ai sensi degli articoli 5, 7 e 16 dello Statuto, in attesa della revisione dello Statuto vigente ai sensi dell’articolato del D.Lgs. n. 117 del 3 luglio 2017.

b) Il personale, comunque aderente, alle attività della Fondazione, è tenuto ad osservare lo Statuto vigente, i regolamenti interni,  le deliberazioni e le direttive, nell’attuazione delle attività sociali e progettuali;

c) Il personale facente parte della Fondazione, a qualsiasi titolo, deve perseguire nei suoi comportamenti sociali, una condotta morale di cittadino rispettoso delle leggi dello Stato, e manifestare una educazione e formazione volta all’accoglienza ed alla solidarietà verso la persona disagiata, svantaggiata ed in stato di bisogno.

d) Il “Sostenitore”, volontario, di cui all’art. 16 dello Statuto vigente, è ammesso all'”Assemblea dei Sostenitori” dietro presentazione di “Domanda” che dovrà essere deliberata dal primo Consiglio Direttivo per l’accettazione. L’eventuale esito negativo della domanda dovrà essere motivata e comunicata al richiedente, dallo stesso Consiglio Direttivo entro 30 giorni, che poi decide in forma definitiva sull’esito della domanda in caso di ricorso del presentatore.

e) La qualifica di “Consigliere” della Fondazione cessa per i motivi seguenti:

– e1) per recesso da comunicarsi per iscritto o per fine mandato quinquennale;

– e2) per esclusione deliberata dal Consiglio Direttivo a causa di comportamenti incompatibili con le finalità e scopi della Fondazione;

– e3) per provvedimenti giudiziari lesivi della buona condotta di cittadino;

– e4) Per conflitto d’interessi, o per incompatibilità, dovuta ad appartenenza anche ad altri Enti concorrenziali, o che esercitano attività professionali presso altri Enti concorrenziali. Gli Aderenti alla Fondazione possono, comunque, impegnarsi nelle attività e progetti sociali ed assistenziali degli Enti Pubblici o Religiosi, quali i Comuni, le ASL, la Croce Rossa Italiana, le Caritas, ed altri Enti Pubblici Locali.

La perdita della “qualifica” di membro aderente agli organismi della Fondazione è deliberata dal Direttivo dopo esame degli atti in contrasto con le norme statutarie. Il ricorso avverso le decisioni del Direttivo, da presentare entro 30 giorni, è accettato o respinto in via definitiva nel primo Consiglio Direttivo e ratificato dal Consiglio di Fondazione. Tale perdita della “qualifica”, comporta la sospensione dalle attività sociali, dalla data del primo provvedimento del Direttivo.

f) Le convocazioni degli Aderenti al Consiglio di Fondazione, o del suo Direttivo, sono eseguite mediante affissione dell’avviso di convocazione presso la sede legale; o mediante fax o posta elettronica, o recapito a mano. Tali comunicazioni devono avvenire quindici giorni prima della data della riunione, con ordine del giorno, con orario e luogo della seduta, con specificazione delle date di prima e seconda convocazione. In caso di urgenza, tali convocazioni possono avvenire entro il terzo giorno precedente la data della seduta;

g) Ogni Consigliere avente diritto a partecipare alle sedute degli Organi Statutari può farsi rappresentare, nelle stesse, con delega scritta, indicando un altro Consigliere facente parte della seduta, il quale può disporre di una sola delega;

I Consiglieri che risultino assenti dalle sedute del Consiglio per tre volte consecutive senza giustificato motivo, decadono dalla loro carica, con conseguente perdita dei diritti di appartenenza ad altri organismi statutari, salvo che nel primo Consiglio di Fondazione, siano presentate, ed accettate le dovute giustificazioni.

Sono esentati dalla decadenza delle loro cariche e funzioni i membri del Collegio dei Revisori dei Conti, l’Organo di Controllo Monocratico (qualora sarà nominato dal Consiglio), i Fondatori o i loro sostituti, ed i Rappresentanti Istituzionali pro-tempore di cui all’art. 7 dello Statuto, ove risultassero assenti dalle sedute.

Nell’ art. 7 dell’attuale Statuto vengono sostituite alla lettera “b” le parole: “il Presidente del Distretto Scolastico LT/49”, con le parole: “il Rappresentante Sacerdotale dell’Arcidiocesi di Gaeta”. Inoltre nell’art. 7 dell’attuale Statuto, vengono aggiunte alla lettera “g”, le parole: “il Responsabile dell’Organo di Controllo Monocratico”, che ha diritto di far parte del Direttivo con voto consultivo.

h) Il Consiglio della Fondazione, o del suo Direttivo può avvalersi, anche nelle sedute, di esperti o collaboratori, per la trattazione di specifici argomenti, previa consultazione ed assenso del Presidente.

i) All’art. 6 dello Statuto, -“Organi della Fondazione”, ai sensi dell’art. 30 del D.Lgs. n.117/2017 va aggiunto alla fine: -“L’Organo di Controllo Monocratico”: a tale Organo di Controllo Monocratico si applicano i commi 5, 6, 7 e 8 del medesimo articolo 30 del D. Lgs. n. 117/2017.

Disposizioni integrative:

1) In caso di assenza del Presidente, e fermo restando le attribuzioni di competenza del Direttivo della Fondazione, per il disbrigo urgente dei problemi quotidiani da risolvere per la gestione amministrativa ordinaria, viene affidato al Vice Presidente, al Segretario Generale, ed al Tesoriere, il compito di operare congiuntamente, per le decisioni da adottare.

2) Nel periodo di assenza del Presidente, la gestione del conto corrente della Fondazione Don Cosimino Fronzuto in essere presso la Banca Intesa San Paolo, fil. di Gaeta, resterà affidata, per incarico fiduciario ad personam, all’attuale Segretario Generale, Sig. Marciano Tommaso, a cui favore è già stata depositata presso detto Istituto bancario, debita Delega. Sono fatte salve tutte le competenze statutariamente affidate al Tesoriere dell’Ente.

3) In caso di assenza del Presidente dalle sedute convocate, il Consiglio, o il Direttivo della Fondazione, è presieduto da una persona designata tra i presenti.

4) In assenza del Segretario Generale, i verbali delle riunioni del Consiglio o del Direttivo sono redatti da un segretario nominato dal Presidente tra i presenti alla seduta.

5) Il Presidente ha la facoltà, quando lo ritenga opportuno, di incaricare un notaio per la redazione del verbale delle sedute del Consiglio o del Direttivo della Fondazione, che fungerà da segretario.

6) Ai sensi dell’articolato del D. Lgs. n. 117/2017 il Consiglio di Fondazione, in deroga all’art. 8, lettera “C” dello Statuto vigente, può modificare le norme statutarie dell’Ente con la “Maggioranza assoluta” dei componenti il Consiglio di Fondazione.

7) Per argomenti di particolare riservatezza o importanza, che riguardano soprattutto le persone, le votazioni degli Organi statutari possono avvenire a scrutinio segreto, per decisione del Presidente.

8) Ad integrazione ed aggiornamento dello Statuto vigente, il voto del Segretario Generale e del Tesoriere, nelle sedute del Direttivo, hanno valore a tutti gli effetti di “voto deliberativo”.

9) Le eventuali controversie, che dovessero insorgere tra i “Consiglieri” o i “Sostenitori”, o degli stessi verso la Fondazione, prima di adire le vie legali, dovranno essere oggetto di mediazione civile in base alla normativa vigente.

10) Le presenti “Norme Regolamentari” sono approvate dal Consiglio Direttivo, eppoi recepite nella prima seduta del Consiglio di Fondazione, con voto deliberativo della maggioranza assoluta ed hanno valore dalla data di approvazione di tale seduta.

Norme Regolamentari per il Personale con contratto di lavoro o per adesione alle attività della Fondazione:

 – ASSUNZIONE

1) Prima di prendere servizio il lavoratore deve esibire e rilasciare i documenti di cui le vigenti disposizioni legali e contrattuali prescrivono l’esibizione e il rilascio. Deve inoltre fornire le notizie, sulle sue generalità e sulla composizione della sua famiglia, che gli saranno richieste. Ogni mutamento sopravvenuto deve essere comunicato alla fondazione per iscritto. In particolare devono essere comunicati:

– i cambiamenti di abitazione, sia durante il servizio che durante le assenze;

– ogni mutamento nello stato di famiglia che importi modifica nella misura degli assegni familiari o di altre competenze;

– lo stato di gravidanza in cui venisse a trovarsi la donna lavoratrice non oltre il settimo mese.

2) ll lavoratore potrà essere sottoposto a visita medica da eseguirsi da sanitario designato dall’lNPS.

DISCIPLINA E GERARCHIA

3) ll dipendente deve applicarsi con assiduità e diligenza al lavoro affidatogli. ll dipendente non può trattare affari per conto proprio o di terzi in concorrenza con la Fondazione.

4) Dev’essere osservata scrupolosa segretezza, anche coi familiari, su tutto quanto riguarda gli affari della Fondazione.

5) Nei locali di lavoro è vietato:

– fare propaganda politica;

– fare collette, raccolte di firme, vendite di biglietti di spettacolo o lotterie o di oggetti qualsiasi senza il permesso della Direzione;

– fumare;

– introdurre e consumare cibi e bevande senza il permesso della Direzione.

6) Nessuno può, senza espresso ordine, abbandonare il proprio posto, trattenersi in altri reparti, usare macchine, documenti o altri oggetti diversi da quelli che gli sono stati assegnati-

– MATERIALI

7) Il posto di lavoro deve essere tenuto pulito, ordinato, sgombro da oggetti estranei al lavoro. Il lavoratore risponde dell’esistenza e della buona conservazione delle macchine, attrezzi, documenti e altri oggetti a lui affidati e deve prestarsi in qualunque momento alle verifiche che fossero ordinate dalla Direzione a scopo d’inventario o di controllo.

– ENTRATA E USCITA

8) Ai fini assicurativi e di sicurezza, all’ingresso ed all’uscita dai locali della Fondazione, o altro luogo di lavoro, il personale, comunque impegnato nelle attività dell’Ente, è tenuto a firmare il “Registro delle Presenze” con l’orario relativo. Tali adempimenti sono previsti anche per qualsiasi persona, ospite provvisorio, nelle sedi operative. La non attuazione di tali disposizioni comporta provvedimenti in merito da parte del Direttivo. La Fondazione non risponde a nessun titolo del furto di oggeetti personali dei lavoratori e degli avventori introdotti nei propri locali.

9) Durante l’orario non è permesso uscire dai locali della Fondazione, né ricevere visite o telefonate senza grave motivo e previo permesso scritto della Direzione.

 E’ vietato ritornare sul posto di lavoro e trattenersi oltre l’orario, salvo che per ragioni di servizio e con l’autorizzazione della Direzione.

– ORARIO DI LAVORO

 10)L’orario di lavoro è affisso nel locale di lavoro.

Il lavoratore deve trovarsi sul posto a lui assegnato in assetto di lavoro all’inizio di tale orario e non potrà abbandonare il lavoro, per recarsi allo spogliatoio, se non allo scadere dell’orario.

11) Il lavoro straordinario è obbligatorio per il lavoratore che ne sia richiesto, nei limiti di legge e di contratto. Il lavoro straordinario dovrà essere espressamente ordinato al lavoratore dal suo superiore diretto, non riconoscendo la Fondazione quello che il lavoratore ritenesse di compiere di sua iniziativa.

12) Nel caso di distribuzione del lavoro in più turni il lavoratore deve prestare servizio nel turno al quale verrà assegnato.

– ASSENZE

13) Tutte le assenze devono essere giustificate, salvo in caso d’impossibilità, entro il mattino successivo al primo giorno di assenza.

14) In tutti i casi di assenza per malattia la certificazione medica è inviata per via telematica, direttamente dal medico all’INPS. Per tutti i casi previsti dalla legge il lavoratore, se la Fondazione lo richiede, deve comunicare il numero identificativo del certificato, che gli viene reso noto dal medico. Il lavoratore ammalato o infortunato deve prestarsi alle visite mediche di controllo che la Direzione credesse di disporre, richiedendole ai servizi ispettivi degli istituti previdenziali competenti.

15) Eventuali permessi, assenze, congedi, potranno essere richiesti solamente per gravi giustificati motivi e saranno rilasciati dalla Direzione compatibilmente con le esigenze del servizio salvo i casi previsti dalla statuto dei lavoratori (L.300/70).

– RETRIBUZIONI

16) Il pagamento delle retribuzioni viene fatto nei periodi fissati comprendendovi tanto il lavoro ordinario che straordinario prestato.

Il lavoratore è tenuto a verificare la moneta e i conteggi e in caso di dissenso a reclamare subito alla Direzione della Fondazione.

– RIMBORSI

17) Per le attività di volontariato e per le spese sostenute dal personale della Fondazione, documentate e preventivamente autorizzate dalla Direzione, a presentazione delle notule, mensilmente sono liquidate dopo verifica contabile e fiscale delle stesse

– NORME IMPARTITE

18) Il lavoratore è tenuto all’osservanza di ogni norma che la Direzione impartisse mediante affisione nel locale di lavoro.

SCUOLA

La Fondazione collabora con l’ I.I.S.S. “G. Caboto” di Gaeta dal 2003, e con l’ I.I.S.S. “G. Filangieri” di Formia dal 2007 offrendo un servizio di assistenza rivolta ad alunni, docenti e genitori degli alunni. Grazie ad un finanziamento concesso dal Consiglio Regionale del Lazio la Fondazione ha realizzato progetti di sviluppo sociale presso l’ Istituto Comprensivo “Principe Amedeo” di Gaeta.

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Carta dei servizi

Gli interventi che svolgiamo all’ interno delle scuole sono:

-Sportello di ascolto:

Tale iniziativa, sempre più diffusa nelle scuole italiane, testimonia l’ assunzione di una profonda responsabilità da parte delle istituzioni scolastiche, quella di esercitare una funzione educativa non più strettamente limitata al trasferimento delle conoscenze, ma orientata a valorizzare l’ individuo nella sua interezza e unicità. In quest’ ottica la Fondazione Don Cosimino Fronzuto svolge, nel proprio territorio di appartenenza, un ruolo fondamentale garantendo alle scuole il necessario personale specializzato. La funzione dello Sportello di ascolto è quella di offrire uno spazio di accoglienza del disagio ed un’ opportunità di scambio e confronto su problematiche che rendono difficoltosa l’esistenza o che necessitano di una migliore esplorazione. L’obiettivo ultimo è quello di favorire la presa di consapevolezza e potenziare le risorse interne alla persona utili a fronteggiare efficacemente la situazione.

Domande frequenti:

-Chi è lo psicologo?

In base all’art. 1 della legge n. 56/1989 che ha istituito e regolamentato questa figura professionale:

“La professione di psicologo comprende l’ uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità. Comprende altresì le attività di sperimentazione, ricerca e didattica in tale ambito”

-Cosa fa nella scuola?

• costruisce efficaci relazioni di aiuto;

• realizza percorsi di educazione alla salute e prevenzione del disagio

• favorisce riflessioni costruttive e stimola la messa in campo di risorse adeguate;

• favorisce lo sviluppo di dinamiche relazionali funzionali;

• agevola il miglioramento del clima scolastico generale;

• collabora con le famiglie per la prevenzione e la cura del disagio adolescenziale

• rappresenta uno strumento per la formazione psicologica del personale docente;

-Come funziona lo Sportello di Ascolto?

Il servizio offre una consultazione psicologica breve finalizzata a riorientare l’ adolescente. La relazione con lo psicologo si fonda sull’ assenza di giudizio che sommata alla tutela offerta dal segreto professionale favorisce l’ apertura del ragazzo e la possibilità di attuare una profonda riflessione sulla propria esperienza. Il colloquio che si svolge all’interno dello Sportello d’ Ascolto non ha fini terapeutici, mira piuttosto a circoscrivere e consapevolizzare la problematica che espone al disagio percepito e ad agevolare e potenziare la mobilitazione delle più adeguate risorse interne (a disposizione della persona) utili a superarla.

-A che cosa serve?

La presenza di uno Sportello di Ascolto Psicologico all’ interno della scuola rappresenta un’ opportunità, soprattutto per i ragazzi, di affrontare e superare con l’aiuto della professionalità di personale esperto problematiche inerenti la crescita, oppure collegate all’ insuccesso, alla dispersione scolastica, al bullismo o ancora tipicamente connesse al periodo dell’ adolescenza, le relazioni con i coetanei, il rapporto con l’altro sesso, le problematiche legate all’ immagine corporea di se, all’ autostima o alla necessità di prendere decisioni relative al proprio futuro.

– A chi è rivolto?

Lo Sportello di Ascolto è uno spazio dedicato prioritamente:

• ai ragazzi , ai loro problemi, alle loro difficoltà con il mondo della scuola, la famiglia, il gruppo dei pari;

Ma è anche un possibile spazio di incontro e confronto rivolto:

• ai genitori , con l’obiettivo di comprendere e contribuire a risolvere le difficoltà che naturalmente possono sorgere nel rapporto con un figlio che cresce;

• ai docenti , con l’obiettivo di contribuire a risolvere le difficoltà dettate da conflitti all’interno del gruppo classe o dal rapporto alunni – insegnanti.

Lo Sportello si occupa quindi di:

• ascolto

• accoglienza e accettazione

• sostegno alla crescita

• orientamento

• informazione

• gestione e risoluzione di problemi /conflitti

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-Ricerca

La Fondazione nell’ approcciarsi alle diverse realtà scolastiche, sociali e sanitarie ha da sempre applicato la metodologia della “ricerca-azione”. L’ottica è quella di raccogliere, attraverso indagini conoscitive preliminari, il maggior numero di informazioni utili a definire e calare al meglio l’intervento nella specifica realtà di riferimento.

-Assistenza specialistica

L’assistenza specialistica è un servizio di base il cui obiettivo è di:

-garantire alla persona con disabilità il diritto ad una vita per quanto possibile autonoma ed indipendente, integrata scolasticamente e socialmente:

-favorire il raggiungimento dell’autonomia e dell’indipendenza, quale diritto fondamentale della persona, nel rispetto delle singole non abilità

-promuovere interventi che favoriscono l’integrazione, la partecipazione autonoma e consapevole alla vita sociale, per consentire all’individuo di esprimere al meglio le sue abilità e potenzialità all’interno del contesto sociale, in forma quanto più possibile autosufficiente;

-stimolare il mantenimento ed il potenziamento delle funzionalità;

-facilitare l’autosufficienza e l’integrazione, a migliorare le opportunità di inserimento nella normalità, tramite l’elaborazione di progetti di vita personalizzati con la partecipazione attiva dell’interessato, sperimentandosi nei diversi ruoli;

-stimolare gli apprendimenti e le capacità;

-valorizzare la solidarietà famigliare e del contesto scolastica-relazionale;

-migliorare la qualità della vita;

-prevenire l’isolamento e l’emarginazione;

-Laboratorio di drammatizzazione

Attraverso l’attività del laboratorio di drammatizzazione diamo la possibilità ai ragazzi di vivere un momento di creatività ed espressione, socializzazione, integrazione ed interscambio, attraverso la conoscenza e l’utilizzo un nuovo tipo di linguaggio, talvolta sconosciuto, il linguaggio artistico, per evitare di rimaner chiusi troppo a lungo in canali linguistici convenzionali. Il laboratorio di drammatizzazione tende a realizzare obiettivi didattici ed educativi, quali lo sviluppo dell’oralità e la comprensione della narrazione artistica.

Da un punto di vista psico-fisico, il percorso riguarda:-la presa di coscienza del modo personale di rapportarsi al proprio corpo e a parte di esso;-l’accettazione del proprio corpo e della propria immagine;-lo sviluppo delle capacità di attenzione e di concentrazione;-incontrare e imparare ad ascoltare l’altro;Tale attività sottende inoltre lo sviluppo del pensiero divergente nonchè il superamento delle proprie inibizioni, favorendo la creazione di positive dinamiche relazionali.

-Laboratorio di scrittura

E’ un’opportunità per costruire e ritagliare spazi di creatività e di confronto, al fine di poter condividere interessi e allo stesso tempo ampliare i propri e altrui punti di vista. Il processo è costituito da diversi momenti organizzativi, dalla scelta e raccolta del materiale sino alla stesura vera e propria del testo. La creazione di un positivo ambiente lavorativo permette di creare un clima di armonia e fiducia reciproca che sottende lo sviluppo delle singole potenzialità. Obiettivo principale di questa attività è favorire lo sviluppo di una socializzazione che funzionerà da ponte verso l’esterno per un processo di inclusione sociale.

-Attività di informazione – formazione

La Fondazione realizza percorsi e corsi di formazione rivolti a differenti target di riferimento: alunni delle scuole superiori e inferiori, docenti, genitori degli alunni, persone immigrate. Le tematiche trattate rispecchiano le esigenze, le condotte, le abitudini delle persone coinvolte ed hanno come fine ultimo quello di arricchire le conoscenze ma soprattutto di favorire la riflessione e la messa in campo di risorse adeguate a prodotte significativi cambiamenti la dove necessari a migliorare la qualità di vita della persona.